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Quanto contano le soft skills sul lavoro e come potenziarle

Prova a chiedere al capitano di una squadra di calcio quanto sia importante riuscire a motivare e trascinare compatto il suo team, conducendolo alla vittoria; domanda a un docente quanto sia importante non solo trasmettere le fondamenta della sua materia ma possedere la capacità di suscitare nei discenti passione e interesse; poni loro tali interrogativi e comprenderai l’importanza delle soft skills nel mondo del lavoro!

Ancora oggi, molti candidati ignorano il significato e il potere delle competenze trasversali, l’importanza di metterle in rilievo nel cv e farle emergere durante i vari step dell’iter di selezione.

Analizziamo insieme cosa sono le soft skills, quale importanza assumono nell’ambito professionale e in che modo possono essere utilizzate per raggiungere i propri obiettivi.

Competenze trasversali

Molti professionisti, in possesso di competenze tecniche, esperti nel loro lavoro, non riescono tuttavia a farsi spazio nel loro settore, ad emergere e a fare carriera.

Secondo gli esperti, per avere successo nel lavoro non basta essere in possesso di competenze tecniche e della giusta motivazione; per tagliare i propri traguardi occorre un ulteriore prezioso elemento, che è rappresentato dalle soft skills o competenze trasversali.

Le soft skills, poiché intangibili e quindi legate alla sfera individuale, sono un insieme di capacità, abilità, atteggiamenti, valori, che emergono quando una persona inserita in un contesto lavorativo, reagisce correttamente agli stimoli esterni, alle richieste, alle aspettative di quel determinato ambiente.

Pertanto, non essendo legate a contenuti professionali, ma individuali, sono utilizzabili in tutte le posizioni lavorative. Sono proprio le competenze trasversali che riescono a tramutare le nostre conoscenze e competenze tecniche in una prestazione di successo.

Le competenze trasversali sono anche denominate life skills, o human skills, poiché abbracciano le esperienze di vita di un individuo e ogni area della conoscenza.

Sono competenze sociali poiché ”Legate al benessere personale e collettivo, il quale presuppone la consapevolezza di ciò che gli individui devono fare per conseguire una salute fisica e mentale ottimale. La base comune di queste competenze riguarda la capacitò di comunicare in modo costruttivo in ambienti diversi, di mostrare tolleranza, di esprimere e comprendere diversi punti di vista, di negoziare con la capacità di creare fiducia e di essere in concordanza con gli altri…”( Raccomandazione del parlamento europeo e del Consiglio del 18 Dic. 2006).

Cosa sono in termini pratici?

Le competenze trasversali hanno una natura complessa e tale aspetto non facilita di certo la loro comprensione; si differenziano innanzitutto dalle competenze tecniche (uso di software, conoscenza della lingua inglese, uso di macchinari etc.)

Essendo la somma di conoscenze, abilità, qualità personali, motivazioni, attitudini, che un soggetto possiede, esplicitano il nostro modo di essere e di comportarci e la capacità di affrontare criticità, problemi e adottare le scelte migliori per la loro risoluzione.

Quali sono?

Secondo gli esperti le competenze trasversali sono più di 50.

Tuttavia possono essere raggruppate in due macro insiemi:

*Competenze relazionali 

*Competenze personali

Le competenze relazionali e personali  possono essere a loro volta divise in 4 categorie:

Relazionali:

1)Leadership, gestione conflitti, capacità negoziale;

2)Abilità di comunicazione;

3)Team working;

4)Empatia, capacità di ascolto attivo.

Personali:

1)Capacità di gestire emozioni, autocontrollo, padronanza di sé;

2) Orientamento agli obiettivi, spirito d’iniziativa, motivazione;

3) Flessibilità;

4) Affidabilità, creatività, adattabilità, gestione del tempo/stress.

Le competenze trasversali sono quindi rappresentate da capacità comportamentali che aiutano nel rapporto con gli altri, favorendo l’ascolto, la comprensione, la motivazione, la guida di un team, la capacità di negoziare, l’empatia.

Sono rappresentate anche da caratteristiche personali, che invece attengono alle  qualità e al modo di essere di un individuo, come la consapevolezza del proprio valore, l’ottimismo, l’orientamento all’obiettivo, la flessibilità e la creatività; requisiti che ci danno una marcia in più nel lavoro e nella vita di ogni giorno.

Numericamente, le soft skills più richieste nelle offerte di lavoro, sono le competenze di tipo personale, senza togliere importanza a quelle relazionali che in alcuni ruoli risultano essere cruciali.

L’attuale contesto economico

L’attuale contesto economico, ci proietta tutti in un mondo VUCA (volatile, incerto, complesso ed ambiguo).

Tale situazione porta ad una elevata richiesta di flessibilità sia per le imprese che per i lavoratori; in particolare questi ultimi si trovano a dover rispondere a costanti richieste di mutamento di mansioni, aziende o addirittura professione.

Se in passato il percorso professionale era rappresentato da una scala lineare caratterizzata da un avanzamento verticale costante, oggi le carriere dei più sono rappresentate da numerosi cambiamenti e spostamenti in orizzontale, mansioni diverse, aziende diverse. L’iter professionale dell’individuo, non è più rappresentato da un’ascesa verticale nella stessa azienda.

In questo clima turbolento, le competenze tecniche e la motivazione non bastano più  a garantire un percorso di crescita e sono quasi considerate un elemento basilare, un requisito che è doveroso ma scontato avere.

Il valore aggiunto al proprio profilo, ciò che fa la differenza e ci rende unici e competitivi sul mercato del lavoro sono proprio le softskills.

In molti casi è proprio il possesso delle soft skills che distingue una prestazione eccellente da una di medio livello.

 Come sviluppare le soft skills?

Ancora oggi c’è chi crede che le soft skills siano un dono di natura; pertanto o si rientra nella élite dei fortunati o si è segnati a vita. In verità, le competenze trasversali, come quelle tecniche, con il corretto approccio e un costante lavoro di miglioramento su se stessi  possono essere sviluppate e migliorate costantemente.

Vediamo in che modo:

  • Percorsi di coaching. Il Coaching è un metodo di sviluppo basato sulla valorizzazione e l’allenamento delle potenzialità personali; mediante un processo creativo stimola la riflessione ispirando la persona a massimizzare il potenziale e trasformare in energia la paura; mediante un allenamento costante, insegna le corrette tecniche per lavorare e migliorare le proprie soft skills, sfruttandole a proprio vantaggio. Come ogni percorso, che mira al miglioramento dell’individuo, va considerato al pari di una maratona , non uno sprint… I risultati arrivano, i miglioramenti ci sono, ma soltanto attraverso un cammino lento, costante e consapevole.
  • Allenarsi all’ascolto attivo. Imparare ad ascoltare attivamente gli altri è un ottimo strumento per migliorare nella comunicazione; l’ascolto attivo è alla base della comunicazione; ascoltare l’altro in maniera ”attiva”, favorisce  l’interazione e l’interconnessione, ci permette di imparare a calarci nei panni dell’altro senza tuttavia confonderci con lui, ci permette di lavorare sulla nostra empatia, di eliminare le barriere dell’altro e far in modo che si apra a noi con maggior facilità; inoltre è un ottimo allenamento per abbattere anche i nostri preconcetti, che sono nemici della comunicazione e dell’ascolto dell’altrui opinione.
  • Corsi di public speaking: sono utili per migliorare le doti comunicative e forniscono gli strumenti utili per esprimersi in maniera efficace. Il web offre una vasta gamma di corsi a cui potersi iscrivere.
  • Esperienze che spingano a uscire dalla comfort zone. Mettersi in gioco, accettare nuove sfide, spostare a piccoli passi  l’asticella della nostra vita personale e professionale sempre un po’ più in là, ci aiuta a lavorare sulla nostra autostima e consapevolezza, ad accettare le sfide e valutare gli errori e le cadute sotto una diversa prospettiva; ci ricorda che nessun buon marinaio è figlio dei porti tranquilli.
  • Confrontarsi. Allenarsi quotidianamente allo scambio di opinioni con gli altri; il confronto è un arricchimento ed è alla base dei rapporti umani e soprattutto professionali; ogni scambio di opinione può diventare una forma di crescita personale purché condotto correttamente, con apertura mentale, con sforzo ed empatia, affinché si possa ascoltare e comprendere la posizione dell’altro pur non condividendola e il confronto non sia trasformato in uno scontro inutile e fine a se stesso.
  •  Coltivare hobby e passioni. Coltivare con costanza un hobby, una passione ci permette di lavorare molto su noi stessi e sviluppare softskills che saranno utilissime anche nel mondo del lavoro. Pensiamo allo spirito di adattamento, alla tolleranza allo stress, al problem solving al team working che sviluppa un appassionato di sport in montagna; pensiamo alla perseveranza, alla pazienza, all’orientamento al risultato che deve sviluppare un appassionato di pesca sportiva, oppure alla capacità di leadership e team working del capitano di una squadra di calcio…

Conclusioni

L’attuale contesto economico  e il mondo VUCA nel quale siamo proiettati, ci chiede di sviluppare una elevata flessibilità. La carriera non è più rappresentata da un’ascesa verticale e il solo modo per differenziarsi dagli altri è lavorare sulle nostre competenze trasversali; allenandole con costanza e pazienza diventeranno il nostro strumento per convincere e vincere nel mondo del lavoro.