L’ottavo capitolo di “Piccola industria, grande storia”, disponibile sul web magazine dell’associazione “Genio & Impresa”, ruota attorno agli anni ’90, l’epoca che ha visto consolidarsi la posizione delle donne come imprenditrici. Se agli inizi del decennio le capitane d’azienda erano solo il 10% del totale delle PMI, oggi sono 1 milione e 330mila, percentuale che rappresenta complessivamente quasi il 22%.
L’ultimo decennio del ventesimo secolo è denso di avvenimenti: termina la Guerra Fredda, la nascita del World Wide Web pone le basi per una rivoluzione tecnologica senza precedenti e in Italia “Mani pulite” pone fine alla Prima Repubblica. A fianco di questi cambiamenti epocali si fa strada anche un’altra trasformazione più graduale e silenziosa: quella delle donne nell’imprenditoria lombarda. Ed è proprio questa una delle storie che Assolombarda ha scelto di raccontare nell’ottava puntata del podcast “Piccola industria, grande storia” disponibile sul web magazine dell’Associazione “Genio & Impresa” (genioeimpresa.it).
Partendo da una ricerca effettuata sulle imprese tra il 1988 e il 1993 che mostra come in quel periodo il 90% degli imprenditori fosse un giovane uomo, il podcast esplora il restante 10% che corrisponde alle nuove leve dell’imprenditoria femminile. Queste donne fecero da apripista per le generazioni future, facendo sì che in 30 anni la loro presenza raddoppiasse. Infatti nel 2020, in Italia, le PMI guidate da donne hanno superato 1 milione e 330 mila unità, pari al 21,86% del totale delle imprese. Ma qual è l’identikit delle piccole imprenditrici? Hanno un livello di istruzione alto, mediamente più elevato rispetto a quello degli uomini: il 20,8% ha una laurea, contro il 16,1% dei colleghi imprenditori. Non solo, tendono anche ad avere esperienze lavorative precedenti più qualificate: il 18,5% ha lavorato come impiegata o quadro, una percentuale che per gli uomini si ferma al 14,3%.
All’interno della narrazione nel podcast emergono così le storie di donne come Patrizia Giangrossi, discendente di Ottorino Giangrossi, fondatore della ILCAT, l’Industria Lombarda Calze a Telaio. All’inizio degli anni ’90, Patrizia sviluppa e diversifica il business di famiglia che nel frattempo aveva dato vita al marchio Pierre Mantoux: oltre alle calze inizia a produrre beachwear e capi di abbigliamento. Una mossa vincente che nel 1992 le permetterà di aprire il primo negozio in Giappone e una catena di monomarca in Italia. “Piccola industria, grande storia” si sposta poi sulla vita di Rosy Cassata che negli anni ’90 prende in mano l’azienda di famiglia e nel 2008 sceglie la strada del green inaugurando a Settimo Milanese il primo stabilimento industriale italiano energeticamente autonomo e interamente ecosostenibile. Chiude il racconto la voce di Adriana Sartor che ha guidato Elettrotec attraverso crisi economiche e rivoluzioni tecnologiche ed è oggi consigliera del Comitato Direttivo di Assolombarda.